Alpha Blondy And The Wailers ‎Jérusalem

Etichetta: Stern’s Africa ‎STERNS 1019 Formato: Vinile, LP, Album Paese: UK Uscita: 1987 Note: Sembra ci sia un errore di stampa sul titolo della seconda traccia infatti e stata scritta in modi diversi sul disco e scritto Politiqui e sul retro della copertina dove è scritto ordine delle tracce la seconda traccia e scritta Politique. Tracce: Lato A Jérusalem Politiqui / Politique Bloodshed In Africa I Love Paris Lato B Kalachnikov Love Travailler C’Est Trop Dur Miwa Boulevard De La Mort Dji. Alpha Blondy, nome d’arte di Seydou Koné (Dimbokro, 1º gennaio 1953), è un cantante ivoriano, cantante reggae molto popolare a livelli mondiali. Canta principalmente in dioula, francese ed in inglese. Fa parte del gruppo Solar System e ha collaborato anche con il rinomato gruppo The Wailers. Primogenito di nove figli, Seydou Konè nacque a Dimbokro nel 1953. Seydou Kone fondò già da ragazzo il suo primo gruppo musicale: l’Atomic Vibration. Dopo il suo trasferimento in Liberia cantò prevalentemente in inglese. Nel 1976 si trasferì negli Stati Uniti d’America dove studiò economia e commercio ed inglese alla New Yorker Columbia University. Egli fece la sua prima esibizione a New York con il gruppo reggae Monyaka. Successivamente, alla fine degli anni settanta egli produsse con un giamaicano sei titoli, ma quest’ultimo scomparve con i suoi nastri e Seydou ebbe un esaurimento nervoso. Dopo il suo ritorno ad Abidjan nel 1981 venne internato dai suoi genitori in un istituto di igiene mentale per due anni. Nel 1982 incise insieme ad alcuni musicisti del Ghana il suo primo album, Jah Glory, grazie al quale vinse tre dischi d’oro. Nel 1985 si esibì per la prima volta in Europa. La sua musica può essere definita appartenente al genere Afro-Reggae, con evidenti influenze africane, europee e caraibiche. I suoi nuovi lavori si orientano verso un genere Roots-Reggae. L’album Jerusalem rappresenta una pietra miliare della sua carriera musicale, prodotto con il gruppo The Wailers da Tuff Gong (Bob Marleys Studios). Alpha Blondy canta i suoi testi in ebraico, inglese, francese, arabo e in alcuni dialetti dell’Africa Occidentale (come ad esempio il baolé ed il dioula). Si distingue per il suo impegno religioso ed umanitario e promuove l’unità dei tre monoteismi: ebraismo, cristianesimo ed islam. Degno di nota è che durante i suoi tour egli porta con sé la stella di Davide, una Bibbia e il Corano. The Wailers sono stati un gruppo reggae/rocksteady giamaicano, capitanato da Bob Marley. Il primo nome della band era “The Wailing Wailers”, quand’ancora suonavano ska e rocksteady, agli albori della musica giamaicana, traendo ispirazione dagli Skatalites, orchestra skajazz di Kingston dove spiccava la figura del trombonista Don Drummond. Successivamente hanno portato al successo la musica reggae. Gli Wailers lavorarono coi maggiori produttori dell’isola, da Coxsone Dodd a Lee Scratch Perry, con cui raffinarono il loro stile. Si narra che la prima canzone incisa con il nome di The Wailers fu registrata al mattino, incisa al pomeriggio e “pompata” la sera nei sound system di Mr. Dodd: la canzone era Simmer Down, un invito alla calma e alla tranquillità in un ambiente come la Giamaica post-indipendentista, tutt’altro che calma e tranquilla. Sempre la leggenda vuole gli Wailers a minacciare i gestori di una radio giamaicana perché i britannici, che gestivano comunque ancora tutto l’apparato radiofonico sull’isola, consideravano i Wailers pericolosi perché le loro canzoni risvegliavano l’anima rivoluzionaria della gente del ghetto. Quando gli Wailers incontrarono Lee “Scratch” Perry avevano già cambiato ritmo, convertendosi al reggae, ritmo anch’esso di derivazione ska, ma molto più lento, secondo la leggenda proposto per la prima volta da Toots & the Maytals con la canzone Do the reggay. Dalla collaborazione tra Perry e gli Wailers nacquero canzoni come la mitica Soul Rebel. In questo periodo iniziano a far parte della band musicisti del calibro dei fratelli Carlton Barret e Aston “Family Man” Barrett, già rispettivamente batterista e bassista degli Upsetters. Il primo straniero ad investire su di loro fu Chris Blackwell, proprietario della Island Records, che li scritturò come rock band giamaicana e che “sporcò” il loro sound, inserendo organi e chitarre elettriche vagamente distorte, elementi che adesso sono diventati tipici del reggae. Insomma modificò qualcosa per poterli inserire nel mercato internazionale del rock, l’unico che sarebbe stato in grado di “accettarli”. Il primo album prodotto dalla Island è Catch a Fire e infatti l’inizio di Concrete Jungle, la prima canzone dell’album, è un tipico inizio rock anni settanta, con chitarre o organi che si intersecano fino al passaggio di Carlton Barrett alla batteria che ci introduce in una nuova epopea della musica. Il successo di questo album fu modesto. Per questo Blackwell mandò in Giamaica un’inviata della Island per seguirli da vicino nella stesura del loro nuovo album. Non volevano sprecare tale potenziale. L’album che uscì fu poi Burnin’, disco di discreto successo. Dopo quest’album il trio Marley-Tosh-Livingston (Bunny Wailer) si separò: c’è chi sostiene che fosse per via della troppa importanza data dal pubblico a Bob Marley, c’è chi dice che sia stato per divergenza di obiettivi, chi per paura da parte di Tosh e Livingston di uscire dall’isola. Da quel momento si comincia a parlare di nuovo di Bob Marley & The Wailers. Il primo album è Natty Dread, contenente No Woman, No Cry, primo disco con le I-Threes, gruppo femminile fondato da Rita Marley, che facevano da band di supporto ai Wailers ed allo stesso tempo ne erano un sottoinsieme. Col passare del tempo il nome Wailers viene “declassato” e nel pronunciarlo si pensa a quei musicisti che lavorarono con Marley da lì alla fine dei suoi giorni. Tutt’oggi i Wailers continuano a suonare in memoria del loro leader scomparso prematuramente, grazie all’eterna energia di Aston Barrett, bassista e ultimo rimasto attivo della band. Barrett ha anche collaborato con alcuni dei maggiori artisti reggae odierni, come per esempio Alpha Blondy, ma ha anche suonato negli album di Peter Tosh e di tanti suoi colleghi giamaicani. La mia copia è stata stampata dalla Stern’s Africa che fa parte della Stern’s Music. La Stern’s Africa è il Primo distributore mondiale di word music in Gran Bretagna, in Europa e nelle Americhe. La Stern’s Music è la prima etichetta discografica britannica Specialistica della musica africana e mondiale dal 1983. A pubblicato registrazioni di Salif Keita, Youssou N’Dour e Franco & OK Jazz. Bellissimo vinile da ricercare.

Copertina davanti
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Lato A
Lato B

Pubblicato da Saverio Roncato

Ciao mi chiamo Saverio Roncato ho 31 anni e vivo a Ferrara in Emilia Romagna

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